Il gruppo di Shadowrunners vengono contattati da Mikiya Kokuto, un giovane investigatore privato che lavora per conto di Touko Aozaki, una potente maga. La corsa si rivela essere molto semplice: indagare sui sessantasei appartamenti di un palazzo nella periferia di Mid-Town: dopo una iniziale ndagine, i runner scoprono una cosa alquanto bizzarra, La Ogawa tower, costruita con i fondi della Yakuza, asata su progetto della stessa Aozaki, ha attorno a se una barriera magica e una struttura che spinge chi vi abita alla depressione, anche restarci per poco tempi ha effetti mentali devastanti.
Ma la cosa più assurda è il ritrovamento di una scena di un omicidio suicidio da parte di Rocksteady, che pare però svanire nel nulla a seguito di successive indagini.
Dopo aver riportato tali notizie a Touko, la maga rivela che una sua dipendente, Ryougi Shiki, ha trovato un mese prima un ragazzo, Tomoe Enjou, uno degli inquilini del palazzo, che afferma di aver ucciso sua madre dopo che questa uccise il padre alcolista, e di avere un incubo ricorrente, in cui viene a sua volta ucciso dalla madre. Ma chi è la causa di questa spirale di incubi ed orrori? .
Touko infine stipula alcune ipotesi, introducendo il teorema del mondo magico della Spirale della Vita, e che secondo lei un potente mago, sfruttando la struttura a spirale del palazzo, spinge gli inquilini a un esito drammatico della loro vita, resettandone ogni 24 ore la loro esistenza, nella speranza che un esito ormai deciso dal fato subisca un’evoluzione alternativa, uscendo di fatto da questa spirale eterna di eventi. Lo scopo di tale macabro esperimento non è ancora chiaro per i runner, ma pare che l’esistenza di Tomoe Enjou, che invece di morire per mano della madre depressa, reagisce e la uccide per primo abbia stipulato un fortuito successo per il mago.